Giorno 6: Karima - Jebel Barkal e la tomba di El Kurru
Punto di riferimento nel deserto nubiano, il Jebel Barkal (“Jebel” in arabo significa montagna), può essere visto da qualche decina di chilometri di distanza quando si è ancora in pieno deserto. Ai piedi di questa splendida montagna isolata di arenaria rossa dalle pareti strapiombanti e che fin dall’antichità era considerata sacra, si trova il grande tempio, dedicato dai faraoni del Nuovo Regno al loro protettore Amon. L’antica “Montagna Pura” di Amon, l’Olimpo dei nubiani rimase per oltre 1000 anni il cuore religioso della Nubia. Oltre ai resti del grande tempio si trovano ancora numerosi arieti scolpiti in granito. Scavata nella parete alla base della montagna si trova una grande stanza decorata con bassorilievi dedicata a Mut. A Sud del Jebel si ergono in pieno deserto alcune piramidi dal profili molto slanciati, tombe di una dinastia kushitica probabilmente parallela a quella ufficiale.
Le necropoli reali dell’antica città di Napata, capitale della Nubia (dal 740 al 350 a.C.) prima del periodo meroitico, contavano numerosissime piramidi in tre differenti località: poche centinaia di metri a Nord del Jebel Barkal, a El Kurru, una decina di chilometri a Sud della montagna ed a Nuri, che si trova sull’altra sponda del Nilo. Ci si sposta poi a sud fino al villaggio di El Kurru dove si trova una delle antiche necropoli. Qui si può visitare una delle due tombe scavate nella roccia, sottostanti a piramidi in parte crollate e completamente decorate con rappresentazioni del faraone, delle divinità e con iscrizioni geroglifiche policrome. Si prosegue poi con una breve puntata nel deserto nubiano per visitare una foresta pietrificata: resti di tronchi fossili, alcuni lunghi svariati metri, giacciono sul terreno da milioni di anni. Tramonto al Jebel Barkal. Ritorno a Karima. Al termine delle visite ritorno alla Rest-House di Karima, cena e pernottamento.